Immaginare
Il paesaggio tra fotografia, conoscenza, protezione, educazione allo sguardo, racconto.
A cura di Andrea Abati e Dryphoto Arte Contemporanea di Prato, con la collaborazione di Lorenzo Paolini.Calendario eventi
Passeggiate e perlustrazioni fotografiche a Marciana e dintorni
7 e 8 settembre
Inaugurazione mostre
18 ottobre 18.30
Guardare al paesaggio - Incontri tra visionari con una riflessione tra fotografia , paesaggio, cura, abbandono
19 ottobre 10.30-17.30
Giornata di incontri esperienziali con architetti, urbanisti, fotografi, musicisti, ambientalisti, ecologisti, optometristi esperti della visione. Per approfondire e discutere i diversi aspetti del paesaggio e le problematiche ad esso legate, in una visione che sia aperta, multidisciplinare e propositiva.
Andrea Abati
Si occupa di fotografia dalla fine degli anni Settanta.
Punto di partenza del suo lavoro sono l’analisi delle trasformazioni del paesaggio architettonico industriale, l’osservazione simbolica della natura antropizzata, l’attenzione all’avvicendarsi delle genti e al mutamento del tessuto sociale della città attraverso un uso della fotografia come strumento di conoscenza e di relazione tra il sé e il mondo. Per l’artista abbandonare il concetto di opera e pensare di innescare pratiche artistiche nella sfera pubblica, può in certi momenti diventare prioritario.
Dal 2008 si occupa anche di video. Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia, Europa, Usa.
www.andreaabati.itDryphoto arte contemporanea
Percorsi/Iniziative pluriennali che non si esauriscono nel solo evento espositivo e che per la modalità con cui si realizzano o si sono realizzati acquistano o hanno acquisito anche una loro autonomia indipendentemente dalle nostre intenzioni.
Uno spazio no profit che inizia la propria attività a Prato nel 1977 in molteplici ambiti culturali, organizzando mostre, conferenze, spettacoli e workshop. All’epoca, un nucleo di artisti e operatori culturali s’incontrava per confrontarsi sulle peculiarità del linguaggio fotografico, per creare progetti sperimentali e organizzare mostre.
Nel 1981 fu inaugurata la sede espositiva, sita in Via Pugliesi 23 nel centro storico della città, con due mostre intitolate Topographie, Iconographie e Still-life di Luigi Ghirri. Riflettere sul significato linguistico del medium fotografico, sui meccanismi della visione e della rappresentazione della realtà significava allontanarsi dalle istanze della fotografia a carattere etnografico e antropologico e dalla linea del fotoreportage.
Dryphoto intendeva così operare uno spostamento di sguardo e di poetica alla luce anche delle forti istanze di cambiamento sociale e di ricerca d’identità sentiti in quegli anni.
L’attività espositiva della galleria è caratterizzata da un’attenzione costante ai giovani, senza però dimenticare artisti già affermati. Dryphoto ha da sempre cercato una relazione privilegiata con il territorio che abita, una vocazione politica che ci accompagna fino dalla nascita, lavorare tenendo conto del qui ed ora, senza cadere in nessuna sorta di provincialismo. Dalla necessità di uscire dai vari cerimoniali espositivi, dal rifiuto di vivere solo in spazi ed ambiti privilegiati ed istituzionali siamo arrivati alla creazione di progetti che, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, tengono conto della realtà economica e socio-politica del territorio nel quale ci troviamo ad operare influenzata dai grandi cambiamenti avvenuti a livello globale.
La Direzione è affidata a Vittoria Ciolini.
www.dryphoto.it